L'arte e gli artisti
Card. Paul Poupard
L'articolazione della via estetica con la ricerca del bene e del vero, costituisce senza dubbio un cantiere privilegiato della pastorale della cultura, per un annuncio del Vangelo sensibile ai segni dei tempi. La pastorale degli artisti richiede una sensibilità estetica unita ad una non minore sensibilità cristiana. Nella nostra cultura, contraddistinta da un diluvio di immagini spesso banali e brutali, quotidianamente riversate dalle televisioni, dai film e dalle videocassette, un'alleanza feconda tra il Vangelo e l'arte susciterà nuove epifanie di bellezza, nate dalla contemplazione del Cristo, Dio fatto uomo, dalla meditazione dei suoi misteri, dal loro irraggiamento nella vita della Vergine Maria e dei santi (cf. Giovanni Paolo II, Lettera agli Artisti, 4 aprile 1999).
Sul piano istituzionale, una diversificazione e una frammentazione crescenti richiedono un dialogo rinnovato tra la Chiesa e le diverse istituzioni o società artistiche. Dalle parrocchie ai cappellanati, dalle diocesi alle Conferenze episcopali, dai seminari agli istituti di formazione e alle università, questa pastorale promuove associazioni atte ad allacciare un dialogo proficuo con gli artisti e il mondo dell'arte. Le Chiese locali, che talvolta hanno preso le distanze da loro, non possono non guadagnarci a riallacciare rapporti con essi, in luoghi appropriati di incontro.
Sul piano della creatività. Come dimostra l'esperienza, in condizioni politiche sfavorevoli alla cultura vera, che presuppone la libertà, la Chiesa cattolica si è comportata da avvocata e protettrice della cultura e delle arti, e molti artisti hanno trovato nel suo seno un luogo privilegiato di creatività personale. Questo atteggiamento e questo ruolo della Chiesa nei riguardi della cultura e degli artisti sono più che mai attuali, specialmente nei campi dell'architettura, dell'iconografia e della musica religiosa. Chiamare gli artisti a partecipare alla vita della Chiesa equivale ad invitarli a rinnovare l'arte cristiana. Un rapporto di fiducia con gli artisti, fatto di ascolto e di cooperazione, permette di valorizzare tutto ciò che educa l'uomo e lo eleva ad un superiore livello di umanità, mediante una partecipazione più intensa al mistero di Dio, somma bellezza e suprema bontà. Per essere fruttuosi, i rapporti tra fede e arte non possono limitarsi ad accogliere la creatività. Proposte, confronti, discernimento sono necessari, poiché la fede è fedeltà alla Verità.
La liturgia, a questo proposito, rappresenta un ambiente eccezionale per la sua forza di ispirazione e le molteplici possibilità che offre agliartisti nella loro diversità, per l'attuazione degli orientamenti dati dal Concilio Vaticano II. E importante dar vita ad una espressione indigena propria e, al tempo stesso, cattolica della fede, nel rispetto delle norme liturgiche.
La necessità di costruire e di decorare nuove chiese richiede una riflessione approfondita sul significato della chiesa come luogo sacro e sulla portata della liturgia. Gli artisti sono invitati ad esprimere questi valori spirituali. La loro creatività dovrebbe consentire lo sviluppo d'iconografie e di composizioni musicali accessibili ai più, per rivelare la trascendenza dell'amore di Dio e introdurre alla preghiera.
Il Concilio Vaticano II non ha esitato su questo punto, e le sue direttive richiedono un'attuazione permanente: « Bisogna perciò impegnarsi affinché i cultori di quelle arti si sentano riconosciuti dalla Chiesa nella loro attività, e godendo di un'ordinata libertà, stabiliscano più facili rapporti con la comunità cristiana. Siano riconosciute dalla Chiesa anche le nuove tendenze artistiche adatte ai nostri tempi secondo l'indole delle diverse nazioni e regioni. Siano ammesse negli edifici del culto, quando, con un linguaggio adeguato e conforme alle esigenze liturgiche, innalzano lo spirito a Dio » (Gaudium et Spes, n. 62, 4).
Sul piano della formazione. Una pastorale orientata verso l'arte e gli artisti presuppone una formazione appropriata, per cogliere la bellezza artistica come epifania del mistero. I responsabili di tale educazione artistica, in simbiosi con la formazione teologica, liturgica e spirituale, sapranno riconoscere quei sacerdoti e laici cui affidare la pastorale degli artisti, con il compito di emettere, nell'ambito della comunità cristiana, giudizi illuminati e di formulare valutazioni motivate circa il messaggio delle arti contemporanee.
Le possibilità di azione, in questo campo, sono numerose e varie. Associazioni d'artisti, di scrittori, accademie sottolineano il ruolo importante degli uomini di cultura cattolica e possono favorire un dialogo più fecondo tra la Chiesa e il mondo dell'arte. Diverse formule, come la Settimana culturale oppure la Settimana della Cultura Cristiana, uniscono un ritmo continuo di manifestazioni culturali aperte ai più a proposte specificamente cristiane. La formula del Festival o del Premio d'arte sacra, nazionale o internazionale, consente di dare particolare rilievo alla musica sacra come pure al film e al libro religioso.
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