S. Giovanni de Matha e l'architettura organica cristiana
di Carlo Sarno
INTRODUZIONE
Non esiste una relazione diretta tra San Giovanni de Matha, fondatore dell'Ordine della Santissima Trinità nel XII secolo, e il concetto di "architettura organica cristiana". Si tratta di due ambiti storici e concettuali distinti.
San Giovanni de Matha e il suo contesto
San Giovanni de Matha (1154-1213) ha fondato un ordine religioso dedito al riscatto degli schiavi cristiani in un'epoca (Medioevo) in cui l'architettura era prevalentemente romanica o gotica. Le strutture associate al suo ordine, come l'ospizio e la chiesa abbaziale di San Tommaso in Formis a Roma, erano edifici medievali funzionali alle attività caritatevoli dell'ordine (accoglienza, cura dei malati ed ex schiavi). L'architettura del tempo era guidata da principi costruttivi e stilistici medievali.
LA TRINITA'
Il concetto della Trinità di San Giovanni de Matha non si relaziona all'architettura organica cristiana attraverso legami storici, ma può essere accostato mediante un'interpretazione simbolica e funzionale moderna che vede nella struttura architettonica un riflesso della carità e della comunione trinitaria.
1. Il Carisma Trinitario come "Struttura Organica"
San Giovanni de Matha ha fondato l'Ordine della Santissima Trinità (1198) non solo per onorare il dogma, ma per tradurlo in un'azione concreta: il riscatto degli schiavi.
Dinamismo e Unità: In teologia, la Trinità è vista come un'unità di tre Persone in continua relazione (circuminsessione). L'architettura organica cristiana moderna cerca di riflettere questo "dinamismo vitale" creando spazi che non siano statici, ma che favoriscano la circolazione, la comunione e l'incontro tra la comunità (il corpo mistico) e il divino.
Funzionalità Sociale: Le prime strutture dei Trinitari, come l'ospedale di San Tommaso in Formis a Roma, erano edifici "organici" nel senso medievale del termine: integravano la preghiera, l'accoglienza dei malati e l'azione sociale in un unico organismo funzionale al servizio della libertà umana.
2. Simbolismo Geometrico e Architettura Moderna
Mentre De Matha usava il simbolismo visivo (come il mosaico dei Trinitari a Roma che mostra Cristo tra due schiavi, uno bianco e uno nero), l'architettura organica cristiana del XX e XXI secolo traduce il mistero trinitario in forme geometriche dinamiche:
Funzionalità Sociale: Le prime strutture dei Trinitari, come l'ospedale di San Tommaso in Formis a Roma, erano edifici "organici" nel senso medievale del termine: integravano la preghiera, l'accoglienza dei malati e l'azione sociale in un unico organismo funzionale al servizio della libertà umana.
2. Simbolismo Geometrico e Architettura Moderna
Mentre De Matha usava il simbolismo visivo (come il mosaico dei Trinitari a Roma che mostra Cristo tra due schiavi, uno bianco e uno nero), l'architettura organica cristiana del XX e XXI secolo traduce il mistero trinitario in forme geometriche dinamiche:
Il Triangolo e il Tre: Molte chiese organiche moderne utilizzano la pianta triangolare o raggruppamenti di tre elementi strutturali per evocare la Trinità.
Luce e Materia: Come per San Giovanni de Matha la Trinità era la fonte della luce che libera dalle tenebre della schiavitù, l'architettura organica cristiana contemporanea (es. opere di Michelucci) usa la luce naturale e i materiali grezzi per creare un ambiente che "respira" e manifesta la presenza divina in modo immanente e naturale.
3. La Trinità come "Modello di Abitare"
Un punto di contatto concettuale risiede nell'idea di abitare il mistero.
Luce e Materia: Come per San Giovanni de Matha la Trinità era la fonte della luce che libera dalle tenebre della schiavitù, l'architettura organica cristiana contemporanea (es. opere di Michelucci) usa la luce naturale e i materiali grezzi per creare un ambiente che "respira" e manifesta la presenza divina in modo immanente e naturale.
3. La Trinità come "Modello di Abitare"
Un punto di contatto concettuale risiede nell'idea di abitare il mistero.
Per De Matha, l'uomo è "santuario della Trinità".
L'architettura organica cristiana mira a costruire edifici che non siano semplici contenitori, ma "luoghi di strutturazione della pienezza" dove il fedele può vivere organicamente la sua fede. La chiesa diventa un organismo vivente che, come l'ordine di De Matha, è orientato alla redenzione e alla bellezza della vita.
L'architettura organica cristiana mira a costruire edifici che non siano semplici contenitori, ma "luoghi di strutturazione della pienezza" dove il fedele può vivere organicamente la sua fede. La chiesa diventa un organismo vivente che, come l'ordine di De Matha, è orientato alla redenzione e alla bellezza della vita.
In sintesi, la relazione è di tipo analogico: San Giovanni de Matha ha "costruito" una missione basata sul dinamismo d'amore della Trinità; l'architettura organica cristiana cerca di dare una forma fisica a quel medesimo dinamismo, integrando l'edificio sacro nella vita e nella natura umana.
L'UOMO COME SANTUARIO DELLA SS. TRINITA'
La relazione tra il concetto dell'uomo come santuario della Trinità e l'architettura organica cristiana risiede nella visione dell'edificio sacro come un riflesso vivente e "organico" della natura umana e divina. In questa prospettiva, la chiesa non è un mero contenitore, ma un'estensione del corpo dei fedeli che ospita la presenza trinitaria.
I punti chiave di questo legame sono:
1. L'uomo come modello architettonico
Secondo la teologia trinitaria, ogni essere umano è tempio dello Spirito Santo e dimora della Trinità. L'architettura organica cristiana trasla questo concetto nell'arte del costruire:
Organismo vivente: Così come l'uomo è un'unità armonica di membra diverse guidate dall'anima (lo Spirito), l'architettura organica cerca di creare spazi che "respirino", integrando funzioni, forme e natura in un unico organismo coerente.
Pietre vive: I fedeli stessi sono considerati "pietre vive" di una costruzione spirituale. L'edificio materiale deve dunque essere congruente con questa realtà, diventando il luogo dove la comunità manifesta l'unità nella diversità tipica del mistero trinitario.
2. La Trinità come principio di progettazione
Per l'architettura organica cristiana, la vera architettura deve esprimere la realtà di Dio attraverso l'amore (carità):
Pietre vive: I fedeli stessi sono considerati "pietre vive" di una costruzione spirituale. L'edificio materiale deve dunque essere congruente con questa realtà, diventando il luogo dove la comunità manifesta l'unità nella diversità tipica del mistero trinitario.
2. La Trinità come principio di progettazione
Per l'architettura organica cristiana, la vera architettura deve esprimere la realtà di Dio attraverso l'amore (carità):
Relazionalità: La Trinità è relazione sussistente tra Padre, Figlio e Spirito. L'architettura organica riflette questa "relazionalità" attraverso la connessione fluida tra gli spazi interni e l'ambiente esterno, eliminando le barriere statiche e favorendo l'incontro.
Luce e Verità: L'architetto opera "illuminato dallo Spirito Santo" per tradurre il mistero invisibile in forme pure che rispondano ai bisogni umani e spirituali, rendendo l'edificio un riflesso della gloria divina.
3. La funzione redentiva dello spazio
Nel carisma di San Giovanni de Matha, la Trinità libera l'uomo dalla schiavitù. Analogamente, l'architettura organica cristiana mira a creare spazi che:
Luce e Verità: L'architetto opera "illuminato dallo Spirito Santo" per tradurre il mistero invisibile in forme pure che rispondano ai bisogni umani e spirituali, rendendo l'edificio un riflesso della gloria divina.
3. La funzione redentiva dello spazio
Nel carisma di San Giovanni de Matha, la Trinità libera l'uomo dalla schiavitù. Analogamente, l'architettura organica cristiana mira a creare spazi che:
Elevino l'essere umano: Non schiacciando il fedele con dimensioni monumentali astratte, ma accogliendolo in una struttura "a misura d'uomo" che ne favorisca la dignità e la libertà spirituale.
Manifestino la dimora di Dio: Trasformando la materia (pietra, cemento, legno) in un segno visibile dell'inabitazione trinitaria, proprio come il corpo umano manifesta la presenza di Dio nella storia.
Manifestino la dimora di Dio: Trasformando la materia (pietra, cemento, legno) in un segno visibile dell'inabitazione trinitaria, proprio come il corpo umano manifesta la presenza di Dio nella storia.
In conclusione, la relazione è di specularità: l'uomo è il santuario interiore della Trinità, e l'architettura organica cristiana è il tentativo di costruire un santuario esteriore che ne imiti la vitalità, l'armonia e la capacità di contenere l'infinito.
RELAZIONE TEOLOGICA
La relazione teologica tra l'uomo come "santuario della Trinità" e l'architettura organica cristiana si fonda sul principio della corrispondenza tra corpo mistico e corpo architettonico. Questa visione non è meramente estetica, ma scaturisce da una precisa antropologia cristiana che vede l'essere umano come l'interfaccia vivente tra il divino e il creato.
1. L'Inabitazione Trinitaria come Fondamento Progettuale
La teologia cristiana (basata su Gv 14,23) afferma che la Trinità "prende dimora" nell'uomo in stato di grazia.
L'uomo come prototipo: In questa prospettiva, l'essere umano è il "primo santuario". L'architettura organica cristiana non cerca di imitare stili storici (come il gotico o il barocco), ma cerca di imitare la natura del corpo umano in quanto tempio vivente.
Dinamismo Vitale: Come la vita trinitaria nell'uomo è dinamica e relazionale (non una presenza statica), così l'architettura organica rifiuta la rigidità monumentale a favore di forme fluide e interconnesse che favoriscano la circolazione e la vita della comunità.
2. L'Architettura come "Organismo di Carità"
San Giovanni de Matha ha tradotto il mistero della Trinità in un'azione di riscatto e liberazione, rendendo l'ordine trinitario un "organismo" di carità.
Dinamismo Vitale: Come la vita trinitaria nell'uomo è dinamica e relazionale (non una presenza statica), così l'architettura organica rifiuta la rigidità monumentale a favore di forme fluide e interconnesse che favoriscano la circolazione e la vita della comunità.
2. L'Architettura come "Organismo di Carità"
San Giovanni de Matha ha tradotto il mistero della Trinità in un'azione di riscatto e liberazione, rendendo l'ordine trinitario un "organismo" di carità.
Finalità Redentiva: L'architettura organica cristiana sostiene che l'edificio debba scaturire da un "atto d'amore" e avere come fine ultimo la dignità dell'uomo.
Relazione e Comunione: Se la Trinità è "relazione sussistente", l'architettura deve riflettere questa comunione creando spazi che non separino (tra clero e fedeli, o tra chiesa e mondo), ma che armonizzino le diversità in un'unità organica.
3. La "Trinità Economica" applicata allo Spazio
In teologia, la "Trinità economica" è il modo in cui Dio si manifesta nella storia attraverso la creazione, la redenzione e la santificazione.
Relazione e Comunione: Se la Trinità è "relazione sussistente", l'architettura deve riflettere questa comunione creando spazi che non separino (tra clero e fedeli, o tra chiesa e mondo), ma che armonizzino le diversità in un'unità organica.
3. La "Trinità Economica" applicata allo Spazio
In teologia, la "Trinità economica" è il modo in cui Dio si manifesta nella storia attraverso la creazione, la redenzione e la santificazione.
Creazione (Padre): L'architettura organica rispetta l'ambiente naturale, usando materiali locali e luce solare, riconoscendo la materia come opera del Creatore.
Redenzione (Figlio): Lo spazio architettonico deve "liberare" l'uomo, offrendo un rifugio che elevi lo spirito e curi l'alienazione moderna, analogamente alla missione di De Matha.
Santificazione (Spirito Santo): L'edificio deve essere uno strumento "pneumatologico", ovvero deve permettere allo Spirito di agire organicamente nella comunità riunita, rendendo lo spazio "vivo" e trasformatore.
Sintesi Teologica
L'architettura organica cristiana è il tentativo di costruire un "corpo esterno" che sia coerente con il "santuario interno" (l'anima del fedele). Se l'uomo è l'icona della Trinità, l'edificio sacro deve essere l'icona dell'uomo trinitario: un organismo che respira, accoglie e riflette l'armonia eterna di Dio attraverso la verità dei materiali e la carità delle forme.
LIBERAZIONE DALLA SCHIAVITU'
Il concetto di liberazione dalla schiavitù di San Giovanni de Matha influenza una "vera e buona" architettura organica cristiana trasformando lo spazio architettonico da struttura di potere a strumento di emancipazione e dignità.
Nell'architettura organica cristiana, la liberazione non è solo un tema sociale, ma diventa un principio costruttivo. Ecco come questa influenza si manifesta:
1. Liberazione dalla schiavitù della materia (La "Materia Viva")
Per San Giovanni de Matha, riscattare uno schiavo significava restituire dignità alla persona umana sopra ogni logica economica.
Redenzione (Figlio): Lo spazio architettonico deve "liberare" l'uomo, offrendo un rifugio che elevi lo spirito e curi l'alienazione moderna, analogamente alla missione di De Matha.
Santificazione (Spirito Santo): L'edificio deve essere uno strumento "pneumatologico", ovvero deve permettere allo Spirito di agire organicamente nella comunità riunita, rendendo lo spazio "vivo" e trasformatore.
Sintesi Teologica
L'architettura organica cristiana è il tentativo di costruire un "corpo esterno" che sia coerente con il "santuario interno" (l'anima del fedele). Se l'uomo è l'icona della Trinità, l'edificio sacro deve essere l'icona dell'uomo trinitario: un organismo che respira, accoglie e riflette l'armonia eterna di Dio attraverso la verità dei materiali e la carità delle forme.
LIBERAZIONE DALLA SCHIAVITU'
Il concetto di liberazione dalla schiavitù di San Giovanni de Matha influenza una "vera e buona" architettura organica cristiana trasformando lo spazio architettonico da struttura di potere a strumento di emancipazione e dignità.
Nell'architettura organica cristiana, la liberazione non è solo un tema sociale, ma diventa un principio costruttivo. Ecco come questa influenza si manifesta:
1. Liberazione dalla schiavitù della materia (La "Materia Viva")
Per San Giovanni de Matha, riscattare uno schiavo significava restituire dignità alla persona umana sopra ogni logica economica.
Nell'architettura: Una "buona" architettura organica libera la materia (cemento, pietra, ferro) dalla sua inerzia pesante e oppressiva. L'edificio non deve "schiacciare" l'uomo con la sua monumentalità, ma apparire come un organismo leggero, permeabile alla luce e in armonia con la natura. La materia viene "riscattata" e resa spirituale attraverso la forma.
2. Lo spazio come luogo di libertà interiore
La schiavitù è, per De Matha, una condizione che impedisce l'unione con la Trinità.
2. Lo spazio come luogo di libertà interiore
La schiavitù è, per De Matha, una condizione che impedisce l'unione con la Trinità.
Nell'architettura: Una struttura organica cristiana deve favorire la libertà di movimento e di spirito. Questo si traduce in piante aperte, assenza di barriere visive rigide e percorsi fluidi. Lo spazio non impone un percorso coercitivo, ma accoglie il fedele, permettendogli di vivere il suo rapporto con Dio in modo spontaneo e "organico", riflettendo la libertà dei figli di Dio.
3. La centralità dell'Uomo-Santuario rispetto alla Struttura
Il carisma di De Matha pone l'uomo (lo schiavo da liberare) al centro dell'azione divina.
3. La centralità dell'Uomo-Santuario rispetto alla Struttura
Il carisma di De Matha pone l'uomo (lo schiavo da liberare) al centro dell'azione divina.
Nell'architettura: L'architettura organica "buona" rifiuta l'autoreferenzialità dell'architetto o dello stile. L'edificio esiste in funzione dell'uomo che lo abita. Come l'Ordine Trinitario era una struttura di servizio per il riscatto, l'architettura organica deve essere una struttura di servizio per la preghiera e la comunità. Se l'edificio diventa più importante della comunità che accoglie, diventa esso stesso una "catena" formale.
4. La luce come simbolo di redenzione
Nelle carceri dove gli schiavi erano rinchiusi regnava il buio e l'oppressione. La liberazione è il passaggio alla luce.
4. La luce come simbolo di redenzione
Nelle carceri dove gli schiavi erano rinchiusi regnava il buio e l'oppressione. La liberazione è il passaggio alla luce.
Nell'architettura: L'architettura organica cristiana usa la luce zenitale e naturale non solo come illuminazione, ma come presenza teologica. Una chiesa organica "libera" l'uomo dall'oscurità del peccato e dell'alienazione moderna creando un ambiente dove la luce filtra in modi che evocano la speranza e la presenza del Dio liberatore.
5. La Bellezza come riscatto sociale
San Giovanni de Matha cercava di riportare l'uomo alla sua bellezza originaria di "immagine di Dio".
5. La Bellezza come riscatto sociale
San Giovanni de Matha cercava di riportare l'uomo alla sua bellezza originaria di "immagine di Dio".
Nell'architettura: Una vera architettura organica cristiana è intrinsecamente "buona" perché cerca la bellezza non come lusso, ma come necessità dell'anima. Un ambiente armonioso ed esteticamente elevato aiuta a liberare l'uomo dalle "schiavitù urbane" (grigiore, disordine, alienazione delle periferie), offrendo un luogo che rigenera la dignità di chiunque vi entri.
In sintesi, l'influenza di De Matha spinge l'architettura organica verso una funzione terapeutica e salvifica: l'edificio non è un monumento statico, ma un "motore di libertà" che, attraverso l'armonia delle forme e il rispetto della natura, ricorda all'uomo di essere libero e amato dalla Trinità.
ARCHITETTURA ORGANICA CRISTIANA
L'architettura organica cristiana viene definita come un "atto d'amore" e un riflesso dell'azione redentiva della Trinità.
L'ideale della "liberazione" si manifesta attraverso i seguenti elementi:
L'eliminazione della "schiavitù prospettica": Mentre l'architettura classica spesso impone una gerarchia rigida e una visione unidirezionale (che può essere percepita come una forma di controllo spaziale), l'architettura organica cristiana propone una centralità dinamica. Lo spazio è concepito per far sentire il fedele parte attiva di un organismo vivente, non un suddito in un'aula monumentale. Questa è la trasposizione architettonica della libertà riscoperta dallo schiavo riscattato da De Matha.
La luce "liberatrice": In progetti ispirati a questa visione, la luce naturale non entra solo dalle finestre, ma "scolpisce" le forme, filtrando dall'alto (luce zenitale) per simboleggiare la grazia che scende e libera l'uomo dalle tenebre dell'oppressione.
Simbiosi con la Natura: Una chiesa progettata secondo questi principi non si impone sul territorio come un corpo estraneo, ma si integra organicamente con l'ambiente circostante. L'uso di materiali naturali e forme curve (che richiamano la creazione divina invece della rigida geometria industriale) serve a "liberare" l'uomo dall'alienazione del cemento urbano, offrendogli un luogo di riposo e rigenerazione spirituale che richiama l'ospitalità trinitaria degli antichi ospizi dei Trinitari.
Se San Giovanni de Matha liberava i corpi dalle catene fisiche, l'architettura organica cristiana mira a liberare lo spazio sacro dalle catene dell'accademismo e del formalismo statico. L'edificio diventa così un "lievito di civiltà": una struttura dove l'armonia tra uomo, Dio e natura rende visibile la dignità della persona, proprio come il riscatto trinitario rendeva visibile la dignità dello schiavo.
UN ESEMPIO: LA CHIESA DELL'AUTOSTRADA, DI MICHELUCCI
La luce "liberatrice": In progetti ispirati a questa visione, la luce naturale non entra solo dalle finestre, ma "scolpisce" le forme, filtrando dall'alto (luce zenitale) per simboleggiare la grazia che scende e libera l'uomo dalle tenebre dell'oppressione.
Simbiosi con la Natura: Una chiesa progettata secondo questi principi non si impone sul territorio come un corpo estraneo, ma si integra organicamente con l'ambiente circostante. L'uso di materiali naturali e forme curve (che richiamano la creazione divina invece della rigida geometria industriale) serve a "liberare" l'uomo dall'alienazione del cemento urbano, offrendogli un luogo di riposo e rigenerazione spirituale che richiama l'ospitalità trinitaria degli antichi ospizi dei Trinitari.
Se San Giovanni de Matha liberava i corpi dalle catene fisiche, l'architettura organica cristiana mira a liberare lo spazio sacro dalle catene dell'accademismo e del formalismo statico. L'edificio diventa così un "lievito di civiltà": una struttura dove l'armonia tra uomo, Dio e natura rende visibile la dignità della persona, proprio come il riscatto trinitario rendeva visibile la dignità dello schiavo.
UN ESEMPIO: LA CHIESA DELL'AUTOSTRADA, DI MICHELUCCI
Un esempio straordinario che incarna teologicamente e formalmente la "liberazione dalla schiavitù" e la visione dell'uomo come "santuario della Trinità" è la Chiesa dell'Autostrada del Sole (San Giovanni Battista) a Campi Bisenzio, opera di Giovanni Michelucci (1964).
Sebbene Michelucci non faccia parte dell'ordine trinitario, la sua opera è considerata il vertice dell'architettura organica cristiana in Italia per motivi che si sovrappongono profondamente al carisma di San Giovanni de Matha:
1. La forma come "Tenda della Liberazione"
La chiesa non ha una pianta rigida o simmetrica, ma assomiglia a una tenda nomade. Questo richiama direttamente il concetto di liberazione:
Dalla stasi alla mobilità: Come lo schiavo liberato da De Matha torna a camminare verso la libertà, l'architettura di Michelucci suggerisce il viaggio e il cammino del popolo di Dio. Non è un castello che imprigiona, ma una tenda che accoglie il viandante.
2. Il "Riscatto" della materia: Il Cemento che si fa Albero
Nella visione di De Matha, la materia umana (il corpo dello schiavo) viene riscattata dalla degradazione. Michelucci fa lo stesso con il materiale più "schiavo" della modernità: il cemento armato.
2. Il "Riscatto" della materia: Il Cemento che si fa Albero
Nella visione di De Matha, la materia umana (il corpo dello schiavo) viene riscattata dalla degradazione. Michelucci fa lo stesso con il materiale più "schiavo" della modernità: il cemento armato.
All'interno, i pilastri di cemento si ramificano come alberi, creando una foresta di pietra. La materia bruta viene "liberata" dalla sua pesantezza industriale e trasformata in un organismo vivo che eleva lo spirito, riflettendo l'idea che la natura stessa sia parte del santuario trinitario.
3. L'Uomo-Santuario e lo Spazio Comunitario
Per Michelucci, la chiesa non è un monumento a Dio separato dall'uomo, ma un luogo di incontro umano.
3. L'Uomo-Santuario e lo Spazio Comunitario
Per Michelucci, la chiesa non è un monumento a Dio separato dall'uomo, ma un luogo di incontro umano.
Relazionalità Trinitaria: Gli spazi interni sono fluidi, con percorsi che si incrociano, piazze e gallerie. Questa struttura favorisce la carità e l'incontro, rispecchiando l'idea che Dio abita "nelle relazioni tra gli uomini". È la traduzione architettonica del dogma trinitario: l'unità che nasce dalla pluralità delle persone.
4. La Luce come Grazia
Proprio come per De Matha la Trinità era la luce che spezzava le tenebre della prigionia, in questa chiesa la luce filtra attraverso aperture irregolari, creando un gioco di ombre e chiaroscuri che "muove" lo spazio. Non è una luce statica, ma una luce che libera le forme, rendendo l'ambiente vibrante e vitale, quasi fosse un organismo che respira.
Perché è l'esempio perfetto?
Perché questa architettura non dice al fedele "inginocchiati e sottomettiti", ma dice "cammina, incontra l'altro e scopri Dio dentro di te". È un'architettura che emancipa il fedele, proprio come San Giovanni de Matha cercava di riportare ogni uomo alla pienezza della propria libertà di figlio di Dio.
4. La Luce come Grazia
Proprio come per De Matha la Trinità era la luce che spezzava le tenebre della prigionia, in questa chiesa la luce filtra attraverso aperture irregolari, creando un gioco di ombre e chiaroscuri che "muove" lo spazio. Non è una luce statica, ma una luce che libera le forme, rendendo l'ambiente vibrante e vitale, quasi fosse un organismo che respira.
Perché è l'esempio perfetto?
Perché questa architettura non dice al fedele "inginocchiati e sottomettiti", ma dice "cammina, incontra l'altro e scopri Dio dentro di te". È un'architettura che emancipa il fedele, proprio come San Giovanni de Matha cercava di riportare ogni uomo alla pienezza della propria libertà di figlio di Dio.
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